"Strategie Vincenti: La Sponsorizzazione Sportiva Dilettantistica e le Opportunità Fiscali per le Imprese"

"Strategie Vincenti: La Sponsorizzazione Sportiva Dilettantistica e le Opportunità Fiscali per le Imprese"

 In un contesto economico in continua evoluzione, le aziende cercano sempre nuovi modi per distinguersi e raggiungere il proprio pubblico in maniera efficace.

 Una delle strategie adottate dagli imprenditori illuminati riguarda la sponsorizzazione di squadre sportive dilettantistiche.

  Questa non solo offre visibilità e rafforza l'immagine aziendale ma, grazie a recenti chiarimenti di giurisprudenza, si rivela anche un'ottima mossa dal punto di vista fiscale.

 La Corte di Cassazione, con la sentenza del 12 settembre 2023, n. 26368, ha fornito un faro nella nebbia delle deduzioni fiscali per le spese di sponsorizzazione.

 La sentenza chiarisce che, quando ben documentate, tali spese possono essere integralmente dedotte dai redditi d'impresa, purché rispettino determinati criteri stabiliti dall'art. 90, comma 8, della Legge n. 289/2002.

 Nella sostanza, le spese di sponsorizzazione previste dall’art. 90, comma 8, Legge n. 289/2002, sono assistite da una “presunzione legale assoluta” circa la loro natura di spese di pubblicita`, e non di rappresentanza, a condizione che:

a) il soggetto sponsorizzato sia una compagine sportiva dilettantistica;
b) sia rispettato il limite quantitativo di spesa;
c) la sponsorizzazione miri a promuovere l’immagine ed i prodotti dello sponsor;
d) il soggetto sponsorizzato abbia effettivamente posto in essere una specifica attività promozionale

 Per non temere sorprese, gli imprenditori devono assicurarsi che la loro sponsorizzazione sia diretta a squadre sportive dilettantistiche e che le spese non superino i limiti quantitativi prefissati.

È cruciale che l'obiettivo sia promuovere l'immagine e i prodotti dell'azienda, con l'ente sportivo che svolge attività promozionali specifiche a beneficio dello sponsor.

 Il cuore della questione, come sottolineato dalla sentenza, riguarda la documentazione.

 Senza prove concrete della corresponsione delle somme e dell'attività promozionale effettiva da parte dell'ente sportivo, le spese di sponsorizzazione rischiano di non essere deducibili.

 Inoltre, incongruenze nei contratti o l'assenza di modalità di pagamento chiare sono bandiere rosse che possono invalidare i benefici fiscali attesi.

 Quello che emerge è un quadro in cui la trasparenza e l'accuratezza nella gestione documentale non sono solo buone pratiche amministrative, ma elementi fondamentali per accedere a vantaggi fiscali significativi.

 La legge, infatti, favorisce chiaramente le iniziative che sostengono lo sport dilettantistico, riconoscendone il valore sociale e promozionale. Tuttavia, per fruire appieno di tali incentivi, è necessaria una documentazione formale e completa.

 In conclusione, la sponsorizzazione di squadre sportive dilettantistiche si conferma una strategia con duplice risultato, capace di aumentare la visibilità dell'azienda e, contemporaneamente, offrire interessanti opportunità di risparmio fiscale.

 La recente sentenza della Corte di Cassazione non fa che ribadire l'importanza di un approccio meticoloso e ben documentato, ricordandoci che il vantaggio in termini di marketing e fiscale si basa non solo sull'intuizione commerciale, ma anche sulla precisione e la conformità alle normative vigenti.