STANNO ARRIVANDO MILIONI DI LETTERE DALL'AGENZIA E DALL' INPS: CHE FARE?

STANNO ARRIVANDO MILIONI DI LETTERE DALL'AGENZIA E DALL' INPS: CHE FARE?

La lettera di compliance che l'ADE sta inviando, e che invierà, a coloro che non hanno pagato piccoli importi di Iva a debito in virtù delle modifiche della riforma della crisi che entreranno in vigore il prossimo 15 luglio NON DEVE SPAVENTARE. Anzi!.

Da molte parti si sono levati commenti polemici nei confronti di queste lettere di compliance, quasi si trattasse di un’indebita intromissione del fisco nella gestione aziendale.

Nulla di più sbagliato.

E’ del tutto evidente, infatti, che un’impresa che non riesce a far fronte con regolarità alle proprie obbligazioni denota alcune problematiche, lievi o gravi che siano, ed in questo caso il legislatore ha incaricato l’Agenzia delle Entrate di vigilare.

In parole povere il ragionamento sarebbe il seguente: se l’imprenditore, il revisore, il sindaco e finanche il commercialista non si sono resi conto del potenziale rischio per la continuità aziendale, allora è il caso che almeno l’Agenzia si preoccupi della salute di un suo debitore e gli dia il BUONGIORNO!

 Peraltro la comunicazione ut supra non ha alcuna conseguenza ai fini della riscossione, la quale potrà seguire il suo “normale” corso con l’emissione dell’avviso bonario, e relativa possibilità di sua rateizzazione. nonché, in caso di inerzia del contribuente, successiva emissione del ruolo e della cartella di pagamento.

Sotto questo profilo nulla cambia, quindi.

Nondimeno il vero ed importante, anzi fondamentale, cambiamento riguarda la responsabilità degli amministratori, dei revisori e dei sindaci, sia a livello civilistico che penale, qualora decidessero di rimanere inerti di fronte alla segnalazione.

Ai clienti che hanno ricevuto la lettera o che la riceveranno COSA RISPONDERANNO I COMMERCIALISTI? COSA PROPORRANNO COME SOLUZIONE? COME SI COMPORTERANNO NEGLI INCARICHI DI REVISORE E SINDACO?

Cosa faranno le banche? Molto probabilmente renderanno più difficoltoso l’accesso al credito.

Ci si deve rendere conto che, riguardo alla crisi d’impresa, siamo entrati in una nuova era e si impone un cambio di passo nella gestione aziendale da parte degli imprenditori e nei contenuti dei servizi offerti da parte dei consulenti e collaboratori dell’azienda.

Per tutti sarà necessario mettere al centro del proprio operato la valutazione ed il controllo degli equilibri economico finanziari dell’impresa, non soltanto per assolvere un preciso obbligo di legge ma, soprattutto, per preservare la continuità aziendale.

In ogni caso il legislatore ha fatto le proprie scelte in modo molto netto e chiaro.

I professionisti ed i consulenti che a vario titolo sono chiamati a dotarsi di strumenti di analisi capaci di supportare le loro scelte e a collaborare con le aziende, compresi Sindaci e Revisori, saranno tenuti non solo ad adeguarsi ma anche ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, passando dall’essere solo semplici fiscalisti a riappropriarsi, allo stesso tempo, della “cultura d’impresa” tornando così ad essere giuristi ed economisti d’impresa.

C'è solo una risposta CHE ORA DAL 15 LUGLIO È DIVENTATA IMPROCASTINABILE:

Una consulenza aziendale per la misurazione della continuità aziendale basata sul CRUSCOTTO DI CONTROLLO il primo ed UNICO software cloud basato sulla BALANCED SCORECARD (in Italia nessun software è basato sulla Balanced Scorecard) capace da solo far rispettare il 2086 comma 2 e tutte le novità introdotte dal 15 luglio in materia di crisi d'impresa e di Allerta Precoce.

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