Ristrutturazioni edilizie, visto di conformità obbligatorio per tutte le ristrutturazioni

Ristrutturazioni edilizie, visto di conformità obbligatorio per tutte le ristrutturazioni

  Il governo dà una accelerata alla stretta sulle possibili frodi nell'edilizia: ieri il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge di cinque articoli che riconosce nuovi adempimenti per i contribuenti e ribadisce, rafforzandoli, i controlli già in essere da parte dell'Agenzia delle entrate. 

   Visto di conformità ampliato. 


  Il Visto di conformità rilasciato sostanzialmente da dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti agli albi è d'ora in poi obbligatorio per tutti i bonus edilizi, anche nel caso in cui l'utilizzo del bonus resti nell'ambito della detrazione e il contribuente non usi la cessione del credito o lo sconto in fattura. 

Entrando nei contenuti del dl, sarà necessario presentare il visto di conformità (rilasciato da un dottore commercialista ed esperto contabile iscritto all'albo ) anche nel caso in cui si decida di utilizzare il 110% direttamente in dichiarazione come detrazione di imposta e per la cessione dei crediti/sconto in fattura per tutte le tipologie degli sconti fiscali edilizi. 

Attualmente il campo era limitato al solo 110%.


 Sono previsti controlli con sospensione preventiva da parte dell'Agenzia delle entrate se le richieste di cessione crediti sono considerate sospette. 

 Al momento, l'Agenzia delle entrate stima che gli indebiti utilizzi ammontino a oltre 850 milioni di euro.  Il presidente del consiglio Mario Draghi ha anche richiesto una misura che estenda l'utilizzo dei listini tariffari per gli altri bonus edilizi (attualmente il dlgs sui tariffari si applica solo al superbonus).

  E' inoltre previsto lo stop fino a 30 giorni dell'efficacia delle cessioni crediti (che girano su una piattaforma gestita dall'Agenzia e che non hanno limiti) che presentino profili di rischio. 

 In questo periodo di sospensione l'Agenzia effettua controlli preventivi per la correttezza delle operazioni. 

 Infine, l'atto di recupero che l'Agenzia applicherà è equiparato agli avvisi di accertamento, quindi immeditatamente esecutivo, salva la possibilità di ricorrere davanti al giudice tributario.