LA PROTESTA DEI  COMMERCIALISTI

LA PROTESTA DEI COMMERCIALISTI

Continuiamo con battaglie di retroguardia, mi raccomando.
I clienti non capiscono, gli interlocutori istituzionali le interpretano, giustamente, come lamentela per perdita di privilegi anacronistici da parte di chi non sa fare altro.

Ha senso chiedere l'esclusiva, nel 2021, della trasmissione telematica delle dichiarazioni che mio zio fa in autonomia da casa sua?

Ha senso proibire a soggetti qualificati quali i revisori legali iscritti nell'albo MEF che attestano la veridicità di bilanci da decine di milioni di euro di attivo, di porre visti di conformità in dichiarazioncine Iva da 30.000 euro?

E poi tutti a lamentarsi se in Commissione finanze al Senato chiamano in audizione (consulenza) l'escapologo.

Probabilmente sarebbe molto più utile chiedere l'estensione del visto di conformità "ecobonus 110%" a tutti i crediti d'imposta da interventi in edilizia che ad oggi ne sono esclusi con conseguenze devastanti per l'erario. Si farebbe acquisire maggior stima alla categoria e, a cascata, maggior lavoro per tutti.

Perché è meglio una fetta più piccola di una torta grande che il contrario.