LA MIA VITA A DUBAI   intervista a Alberto Becciu, consulente internazionale che ha messo  radici negli Emirati

LA MIA VITA A DUBAI intervista a Alberto Becciu, consulente internazionale che ha messo radici negli Emirati

11 luglio 2022   

Abbiamo intervistato Aberto Becciu, economista, Commercialista internazionale di stanza a Dubai dove vive con la sua famiglia e lavora presso una società di servizi alle Imprese di importanza internazionale specializzata nell'analisi aziendale.

Giornalista : Dott. Alberto Becciu, le nuove frontiere del business ci portano questa volta negli Emirati, Dubai è molto più d'un miraggio di nuove potenzialità di mercato per imprenditori provenienti da tutto il mondo.

Giornalista: L'importanza di investire a Dubai, lei come ci è capitato?

Becciu : Sono stato traferito dalla Sede di Londra a Dubai dalla società per la quale lavoro da 12 anni, con l'incarico di sviluppare un progetto “medio oriente- Nord Africa” che prevedeva anche l'apertura di una sede della Società. Quindi sono qui a Dubai ormai da circa sette anni e mezzo.

Giornalista: Di cosa si occupa la vostra Azienda

Becciu: di consulenza aziendale, globalizzazione del business che io ritengo il tema più importante, quello che definisce l'internazionalizzazione delle Società, ci occupiano in oltre di Asset management dedicando una buona fetta del nostro impegno al prodotto finanza con dei nostri fondi sviluppati sul mercato del middle east, nel Nord America e nel Sud America.

Giornalista: fate il make up alle Aziende, ne pianificate determinati cambiamenti oppure vi incaricate del loro trasferimento totale o parziale all'Estero?

Becciu: Lavoriamo sui tre fronti contemporaneamente: ci ccupiamo sia delle Start Up che necessitano di un lancio sul mercato per cui cerchiamo dei fondi da investire nel nuovo business, altresì possiamo sviluppare il mercato di attività già esistenti che intendano ampliare I loro orizzonti, oppure sviluppare quei progetti che hanno grossi potenziali ma trovano un limite nella territorialità iItaliana. Aziende di varie dimensioni dalla più piccola alla più grande spesso per iniziativa propria non spiccano il volo necessario per affrontare nuovi mercati altrove rispetto alla loro realtà territoriale sarda ma anche Italiana. Beh, noi li prendiamo sotto braccio e li aiutiamo in tutto per affrontare questo varo su mercati in cui possono diventare leader incontrastati.

Giornalista: Dubai, non c'è dubbio sia diventato un approdo importante, un punto di partenza lungimirante nella scala dei mercati internazionali a cui in tanti guardano con molto interesse, Quanti Sardi pensano concretamente ogni anno ad affrontare il mercato emiratino e con quali reali intenzioni?

BECCIU: Pochi purtroppo perché tendiamo a portarci dietro un bagaglio isolazionistico ed essendo attaccati troppo alla nostra terra spesso non crediamo alle nostre potenzialità altrove. Tutto il contrario delle figure altamente specializzate come medici, ingegneri e architetti che hanno trovato sbocchi nel mercato emiratino che in Italia non potevano sperare di avere. Sono I cosi detti cervelli in fuga, persone cui si riconoscono per meritocrazia posizioni altissime nel tessuto sia economico che sociale. Bisogna riconoscere che se uno ha una buona idea o un prodotto che funziona è giusto venderlo e proporlo sul mercato emiratino perché Dubai è l' UB del mercato asiatico e Africano. Si fanno affari importanti qui alle porte dei due mercati più in crescita del pianeta. Putroppo moltissimi imprenditori Sardi non hanno capito in toto questo particolare e potrebbero fare tantissimo ma per loro non è ancora giunto il momento.

Giornalista: Guardano verso queste colonne d'Ercole che è Dubai, mi permetta però un rigurgito sciovinistico ...qual'è il prezzo da pagare se uno intende investire a Dubai? Quali sono gli aspetti sociali che dovremmo digerire, d'altro canto non è un paese Europeo. Quale potrebbe essere il risvolto della medaglia?

BECCIU: e' un sistema totalmente diverso, fino ad oggi non esiste nessun sistema di Wellfare a parte alcuni obblighi verso I datori di lavoro che prevedono uno stipendio base, una assicurazione privata e la possibilità di tornare in patria una sola volta l'anno, per I lavoratori. Non esistono sigle sindacali, è vietato per legge ogni tipo di associazionismo che vada contro I principi dei dettami musulmani quindi da questo punto di vista bisogna ammettere che sono lontani, molto lontani da una realtà come quella europea.

Volendo volgere lo sguardo all'altra parte della medaglia è ovvio che questo da la possibilità affinchè si sviluppi una forma di mercato molto aperto: è facile assumere, è facile licenziare vige la meritocrazia che è un “valore “ che da noi non esiste più.

Giornalista:

Chi vuole investire a Dubai trova meno impedimenti che altrove?...perché conviene?

BECCIU: A Dubai esistono una trentina di Zone Franche ognuna specifica per un tipo di business dove l'imprenditore non deve far altro che scegliere secondo il suo ramo d'attività e, dietro pagamento di una quota annuale, può ottenere la licenza e avviare la sua attività in 6 giorni dal momento in cui presenta la domanda. E' previsto un visto di residenza della durata di 3 anni con il quale uno può espletare qualsiasi passaggio burocratico come aprire un conto, avere una carta di identità nazionale, stipulare contratti di locazione tra privati e quant'altro. L'apsetto più importante è che in zona franca non si hanno costi aggiuntivi di nessun genere ne sulle merci, ne sulle dogane a parte una tassa governativa del 5%. Cosa importantissima è che ogni capitale prodotto può essere rimpatriato in qualsiasi momento verso il paese d'origine. Ovvio che in questo clima tante solo le attività in zona franca dal manifatturiero al terziario, ai servizi di consulenza e, ultimamente si sta sviluppando esponenzialmente tutta quell'attività legata al mondo delle cripto valute. Internet, sviluppatori, consulenti e tutto ciò che ruota intorno al web. Altro fattore importantissimo che sta avendo uno sviluppo importante è il settore dell' E-commerce grazie a dei siti e ai consulenti sempre più specializzati nel settore.



GIORNALISTA: I suoi rapporti con lo Studio Galizia& Pinna di cagliari la porta all'incontro del 26 luglio che è rivolto a professionisti e imprenditori, di cosa si parlerà?

BECCIU: Il rapporto di collaborazione che mi lega allo Studio Galizia & Pinna di Cagliari è molto datato e basato sulla professionalità e l'esperienza dei due fondatori, Marco Pinna e Agostino Galizia difficili da reperire in contesti analoghi. Ma anche la loro apertura mentale che li porta ad essere rappresentati professionalmente in molte parti del mondo tra cui Dubai, appunto, Malta, Milano....insomma sono una eccellenza del settore con cui fare partnership diventa un valore aggiunto inestimabile.

La data del 26 è molto importante per noi perché avremo la possibilità di presentare ad una platea di imprenditori e professionisti ciò che abbiamo detto ovvero l'importanza di investire a Dubai. Novità assoluta poi sarà l'argomento del mercato della blockchane che ormai è pane quotidiano per il settore del business e avremo l'Avvocato Simbula uno dei maggiori esperti del settore sul mercato italiano che ci parlerà dei vantaggi dell 'investimento in Blockchane soprattutto sul mercato Emiratino.

Giornalista: In chiusura Becciu, in tutta franchezza....Dubai è un posto in cui lavorare ma viverci.... potrebbe essere tutta un'altra storia?

BECCIU: io abito lì con la mia famiglia da sette anni e allo stato attuale non saprei dove altro vorrei abitare. Per me è la mia casa. Ad un tenore di vita molto alto corrispondono ritorni elevatissimi come ad esempio la sicurezza, per uno come me con una bimba piccola, è un valore molto importante. Uno di quei valori che non ci accorgiamo di avere fin quando non ci serve.

Ma soprattutto Dubai è la città del futuro, non la città in carton-gesso, una quinta teatrale, come in tanti la descrivono. E' piuttosto una città reale dove c'è comunità e dove esiste anche una importantissima comunità Italiana sempre più presente che secondo me dovrebbe essere ancora più numerosa.