Modifiche Significative nella Normativa sulla Transazione Fiscale Forzata: Cosa Bisogna Sapere

Modifiche Significative nella Normativa sulla Transazione Fiscale Forzata: Cosa Bisogna Sapere

 È recentemente entrata in vigore una rilevante modifica normativa che riguarda la transazione fiscale forzata, conosciuta anche come "cram down fiscale". La norma in questione è il Decreto Legge del 13 giugno 2023, n. 69, convertito in legge dalla Camera dei Deputati, che interviene sull'articolo 63 del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (Decreto Legislativo 14/2019, Ccii).

 Questo cambiamento incide in maniera significativa sulle modalità di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti (Ard) con transazione fiscale con il fisco e gli enti previdenziali. Precedentemente, era possibile per il tribunale omologare le proposte non votate dagli enti creditizi, nel caso in cui la percentuale offerta risultasse più vantaggiosa dell'alternativa della liquidazione giudiziale.

 D'ora in avanti, la transazione fiscale forzata sarà possibile solo se il debitore pagherà il 30% del debito dovuto per imposta, interessi e sanzioni, e a patto che gli altri creditori aderenti all'accordo rappresentino almeno il 25% dell'intero debito da ristrutturare. Se invece i creditori aderenti rappresentano meno del 25% del totale, la percentuale da versare salirà al 40%. Importante è sottolineare che l'opzione della liquidazione giudiziale dovrà sempre risultare meno vantaggiosa rispetto a queste condizioni.

 È interessante notare che questa modifica normativa influisce solo sugli Ard e non apporta variazioni alla disciplina del concordato preventivo.

 Le nuove disposizioni entrano in vigore a partire dal 14 giugno 2023, quindi tutte le transazioni depositate dopo tale data dovranno rispettare le nuove condizioni. Di conseguenza, le modifiche hanno un effetto retroattivo, una questione che potrebbe suscitare dubbi di legittimità.

 Infine, gli Ard saranno soggetti a una serie di condizioni supplementari. Ad esempio, dovranno garantire la continuità aziendale, ottenere l'aderenza da parte dell'amministrazione finanziaria e degli enti previdenziali o assistenziali necessaria per raggiungere specifiche percentuali di creditori, e rispettare altre specifiche norme relative alle proposte di pagamento, alla valutazione della convenienza della proposta e ai tempi di omologazione.

 Invitiamo tutti i nostri lettori a considerare queste nuove disposizioni nel contesto della loro pianificazione fiscale e finanziaria e, come sempre, siamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o consulenza.